“Untitled (2025)” di Huma Bhabha. Quando l’arte contemporanea si fa potenza primordiale.

by Reo Aromi

C’è un tipo di arte che non cerca di sedurre con la grazia. Cerca di scuotere.

“Untitled (2025)” di Huma Bhabha è proprio questo: un’opera-libro che non si colora di belle promesse estetiche, ma di un’urgenza viscerale, un frammento del contemporaneo che pulsa, che respira, che urla.

Huma Bhabha, scultrice e artista visiva di origini pakistane e formazione statunitense, da decenni esplora ciò che sfugge ai contorni: il corpo, l’identità, il tempo, mescolando materiali poveri, pitture, collage, carte trovate. Le sue figure sembrano uscire da un sogno incerto, a metà strada tra archetipi antichi e incubi moderni.

In “Untitled (2025)” troviamo questa carica condensata in forma di libro/oggetto. L’edizione (pubblicata da Printed Matter, Inc.) esplora l’idea di “art book” come spazio di ibridazione: immagine, carta, testo, pensiero, corpo. Il volume, presentato al New York Art Book Fair 2025, riflette un approccio indipendente e radicale: un’opera pensata per chi non cerca rassicurazioni ma possibilità.

Sfogliarlo significa accettare che l’arte possa non essere sempre bella, ma sempre vera. Le pagine non sono fatte per decorare, ma per far vibrare. Per portarti a confrontarti con forme che rifiutano definizioni nette, con figure che sembrano sospese tra umanità e fuori-tempo, tra memoria ancestrale e insicurezza contemporanea.

In un’epoca in cui tutto cerca di essere consumabile e rassicurante, Huma Bhabha ricorda che l’arte può (e deve) essere spiazzante. Può farci dubitare, farci guardare dentro, far vibrare le ferite e le domande che preferiamo ignorare.

 

Untitled (2025)
Editore: Printed Matter, Inc.
Anno: 2025
Formato: artist’s book / edizione limitata

 

Author: Reo Aromi