Ci sono luoghi in cui il presente sembra più intenso, quasi più vero. La chiesa sconsacrata di Sant’Agnese, a Padova, è uno di questi: un edificio del XII secolo che conserva il respiro della sua storia e lo offre alle opere che oggi lo abitano.
Ed è proprio in questo spazio sospeso che, dal 4 dicembre 2025, prende vita “Qui e Ora”: una mostra che non vuole solo esporre opere, ma interrogare il nostro modo di stare nel presente.
La rassegna nasce da un dialogo tra due collezioni importanti: la Collezione AGIVERONA e la Collezione della Fondazione Alberto Peruzzo. Due sguardi che appartengono a tempi, sensibilità e genealogie diverse, e che proprio per questo riescono a specchiarsi l’uno nell’altro, generando un ponte ideale tra il Novecento e il terzo millennio.
Nella navata principale, sette grandi opere, installazioni, video, fotografie, dipinti, si distribuiscono come presenze vive.
Nomi come Nari Ward, Giovanni Ozzola, Jacopo Mazzonelli, Vincenzo Castella, Serena Vestrucci, Ivan Moudov e Diango Hernández animano lo spazio con linguaggi che parlano di aura, di passaggi, di trasformazioni. Non è un allestimento: è un incontro. Le opere sembrano dialogare con l’architettura, con i muri spessi, con il tempo che li ha attraversati.
La chiesa non fa da sfondo: diventa l’ottava opera.
Nell’ex sacrestia, la Collezione della Fondazione Alberto Peruzzo porta invece un nucleo dedicato al tema della sacralità. Non una sacralità religiosa in senso stretto, ma quella più sottile, più umana: l’esperienza del limite, del mistero, del significato. Qui compaiono maestri come Hermann Nitsch, Marc Chagall, Paul Jenkins, Jannis Kounellis, Robert Indiana, Alberto Garutti.
Le opere sembrano custodire domande antiche: cosa resta sacro oggi? Da dove nasce la nostra idea di essenziale? Come si manifesta il “sacro” in un’epoca che corre, dimentica, trasforma?
“Qui e Ora” mette in relazione questi due universi: quello che proviene dalla storia e quello che parla la lingua del presente. Insieme raccontano come lo spirito del tempo sia una materia porosa, mutevole, che cambia con noi e attraverso di noi.
La mostra esplora la percezione del tempo, lo spazio della memoria, la spiritualità laica, e soprattutto la nostra capacità di essere presenti, davvero presenti, nel luogo e nel momento in cui viviamo.
Visitare questa mostra significa entrare in un luogo che chiede ascolto. Significa attraversare opere che non vogliono essere interpretate, ma sentite. Significa percepire che il concetto di sacro, oggi, non è un altare ma un gesto: un tempo dedicato, uno sguardo che rallenta, un respiro che trova spazio.
PADOVA
Chiesa sconsacrata di Sant’Agnese | (Spazio culturale) Nuova Sant’Agnese via Dante 63
4 dicembre 2025 al 12 aprile 2026
Orari: dal mercoledì alla domenica 11:00 – 19:00
Ingresso: libero / gratuito
Artisti in mostra: Ward, Ozzola, Mazzonelli, Castella, Vestrucci, Moudov, Hernández + Nitsch, Chagall, Jenkins, Kounellis, Indiana, Garutti
Promotori: Collezione AGIVERONA e Fondazione Alberto Peruzzo
