E qui entra in scena un libro diventato quasi un classico motivazionale: Chi ha spostato il mio formaggio? di Spencer Johnson. Una parabola semplice, ma potente, che racconta come reagiamo ai cambiamenti improvvisi nella vita e nel lavoro.
La storia è ambientata in un vasto Labirinto (la vita) e ha come protagonisti due topolini, Sniff e Scurry, e due gnomi, Hem e Haw. Tutti e quattro cercano il Formaggio, simbolo di ciò che ci rende felici: ricchezza, carriera, sicurezza economica, soddisfazioni personali. Quando trovano un’enorme scorta nella Stazione C, i topolini continuano a monitorare la situazione, mentre gli gnomi, convinti che il formaggio durerà per sempre, si rilassano e si adagiano.
Poi, inevitabilmente… il Formaggio sparisce. I topolini, senza pensarci troppo, si lanciano subito nel Labirinto alla ricerca di nuove scorte. Gli gnomi, invece, si lasciano paralizzare dalla negazione e dalla rabbia. Hem resta fermo, terrorizzato, mentre Haw (soprannominato Ridolino) prova paura ma capisce che restare immobili significa estinguersi. Decide così di avventurarsi da solo nel Labirinto. Lungo il percorso, affronta le sue paure e scrive messaggi sui muri, come “È meno pericoloso affrontare il Labirinto che restare fermi senza Formaggio”, sperando di incoraggiare Hem a seguirlo.
Alla fine, Haw scopre che agire e immaginare il successo futuro lo motivano. Raggiunge la Stazione N, dove trova nuovo Formaggio, più abbondante e variegato, e ritrova i topolini. La lezione è chiara: il cambiamento è inevitabile, e per affrontarlo con successo occorre accettarlo velocemente, adattarsi e mantenere un atteggiamento positivo e proattivo.
Quindi, perché non provare a mettere da parte il comodo “sono fatto/a così” e iniziare a cambiare, a crescere, a migliorare almeno qualche piccola parte di noi?
La vita, e il nostro Formaggio, ci ringrazieranno.