Ansia, stress e… Google

di Anna Marie Ley

Se avete mai digitato su Google “come non impazzire al lavoro” o “perché mi sento sempre ansiosa o ansioso”, non siete sole/i. I termini legati ad ansia, stress e disturbi correlati sono ormai i veri motori della domanda di contenuti psicologici online.

Le persone cercano soluzioni pratiche, vogliono capire cosa succede dentro di sé e trovare strumenti per gestire la tensione quotidiana. Non si fermano ai generici “come rilassarsi”: le ricerche più diffuse sono precise, quasi chirurgiche: “sintomi della depressione”, “trattamento dell’ansia”, “come calmare il panico”. Segnali chiari di una maggiore consapevolezza del disagio e di un bisogno ancora poco soddisfatto di accesso alle cure concrete.

Il web offre articoli, video, podcast, forum. Ma il bisogno reale non è solo sapere: è sentirsi meglio, respirare, alleggerire la mente, ritrovare una calma che non arrivi solo dall’ennesima app di meditazione scaricata.

Ed è qui che entra in gioco la bellezza. Non quella intoccabile da copertina, ma la bellezza concreta che ci circonda, quella di cui parliamo su 7030 Beauty Factor. Piccoli rituali quotidiani che sembrano frivoli, ma parlano direttamente al cervello e al sistema nervoso, aiutandoci davvero a stare meglio.

Ecco alcuni piccoli rituali, alcuni quotidiani, altri per il weekend.

Coccole.
L’olfatto e il tatto aiutano a rilassare la mente. Dedicate due minuti a detergere e idratare il viso con un olio leggero o una crema profumata. Dopo la doccia, massaggiate la cute umida con la punta delle dita, anche senza alcun prodotto.

A contatto con l’acqua.
Un bagno caldo è come il ritorno al feto materno, meglio se con qualche goccia di olio profumato e qualche candela accesa. Ci riporta subito a un senso di equilibrio e benessere.

Colori e ordine.
Sistemare la scrivania, aggiungere un vaso di fiori, cambiare la federa del cuscino con un colore che vi piace: piccoli dettagli con effetti reali sull’umore. Anche in questo caso aggiungere un profumo leggero completa l’esperienza, creando un quadro di bellezza emotiva.

Il vostro maglione preferito.
A volte l’ansia scema indossando capi che ci fanno stare bene: un maglione o un cappello amato può avere spesso effetti sorprendentemente terapeutici.

Ritorno temporaneo all’analogico.
Spegnere notifiche, mettere il telefono in modalità bianco e nero o lasciarlo in un’altra stanza per qualche ora può fare miracoli. Se non riuscite proprio a farne a meno, meglio qualche minuto di musica rilassante o un podcast che vi ispiri e calmi.

Insomma, se Google ci dice cosa ci fa star male, la bellezza può ricordarci come stare bene. Tra una ricerca e l’altra su “come gestire l’ansia”, vale la pena fermarsi, guardarsi intorno e prendersi un momento per sé. Ogni gesto di cura, ogni dettaglio che ci fa piacere, è una mini-medicina. E non serve nessuna prescrizione.

Piccole isole di bellezza quotidiane aiutano davvero a ritrovare equilibrio e calma.

 

Autore: Anna Marie Ley

Photo by © Dasha Yukhymyuk