Nel suo libro “Perché dormiamo”, il neuroscienziato Matthew Walker ci ricorda che dormire non è tempo perso, è una forma di cura profonda, una necessità biologica, quasi un atto d’amore verso se stessi.
Walker parte da un concetto semplice ma rivoluzionario: il sonno non è un lusso, è la base della nostra salute mentale, fisica ed emotiva. Mentre dormiamo, il cervello ripulisce le tossine accumulate durante il giorno, rielabora i ricordi, regola le emozioni e ripara il corpo. È come se ogni notte avessimo un piccolo laboratorio interno che lavora silenziosamente per restituirci energia, equilibrio e lucidità.
Leggere Perché dormiamo è come riscoprire qualcosa che sapevamo già, ma che in qualche modo molti di noi hanno dimenticato. Walker unisce rigore scientifico e chiarezza divulgativa con un tono empatico: non giudica, ma accompagna. Ci mostra come le nostre abitudini moderne (la luce blu degli schermi, i ritmi frenetici, la cultura del “dormirò dopo”) abbiano trasformato il sonno in un lusso, quando invece è la nostra prima forma di bellezza naturale.
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“Il sonno non è un lusso. È una necessità biologica fondamentale, tanto vitale quanto mangiare o bere. Senza sonno, il nostro cervello e il nostro corpo cominciano a cedere: le emozioni si alterano, la memoria svanisce, il sistema immunitario si indebolisce. Dormire è la nostra più grande fonte di energia naturale.”
— Matthew Walker, Perché dormiamo (Mondadori, 2018) —
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Il messaggio è potente: dormire non ci rallenta, ci restituisce. Non è un segno di debolezza, ma di intelligenza biologica.
E forse è proprio questa la lezione più preziosa del libro, che la vera bellezza, quella che si riflette sul volto e si sente dentro, comincia quando chiudiamo gli occhi e permettiamo al corpo di fare ciò per cui è stato progettato:
rigenerarsi.



