Eppure, proprio tra linee spezzate, occhi disallineati e prospettive impossibili, c’è una delle più profonde dichiarazioni d’amore che l’arte abbia mai fatto alla bellezza umana.
Picasso nasce a Málaga nel 1881, figlio di un pittore e di una madre che gli profetizzò: “Diventerai un grande artista, o niente.” Non diventò “niente”. A vent’anni era già il ragazzo prodigio che a Parigi stava cambiando la pittura per sempre. Prima il Periodo Blu, malinconico e introspettivo, poi il Rosa, più tenero e teatrale. E infine l’urlo della modernità: il Cubismo. E quando nel 1907, dipinge Les Demoiselles d’Avignon, il mondo ne restò scioccato. Addio armonia, addio prospettiva rinascimentale: le figure sono tagliate, ribaltate, riordinate in una nuova logica visiva. È come se Picasso avesse detto: basta guardare la bellezza, voglio capirla da dentro.






